Il ritrovamento di reperti archeologici a Bazzano ha testimoniato l’esistenza durante l’Età del Bronzo (1200-900 a.C.) di un insediamento situato sul poggio su cui attualmente si erge la rocca bentivolesca. In epoca “villanoviana” (900-500 a.C.) la popolazione si spostò a valle creando un centro abitato che persistette anche nei successivi periodi etrusco, gallico e romano, e divenne un importante punto di commercio.

Numerosi sono invece i siti che hanno restituito materiali romani e già Polibio e Strabone, autori romani che visitarono questi territori allora Gallia Cispadana, lo descrivono come densamente coltivato e ricco di cereali, frutta e viti.  Nei secoli altomedievali le valli del Lavino e del Samoggia si trovarono a ridosso del confine tra longobardi e bizantini.La conquista franca dell’VIII secoloportò queste zone  a trovarsi sulla linea di divisione fra modenesi e bolognesi.

Nel 1265 vennero istituiti i Capitanati della montagna nelle tre podesterie più antiche e nel 1288 tutti i comuni dell’area collinare occidentale vennero raggruppati nella podesteria di Serravalle. Si trattava della zona di confine con il modenese e l’attenzione di Bologna nel tenere munite le fortificazioni fu sempre alta.

Il confine con il modenese rfu sempre problematico per Bologna, finchè nel 1325 Monteveglio venne conquistato dai Modenesi e si giunse al tragico epilogo di Zappolino (vedi anche pagina Tra Bologna e Modena - Rivalità storica).

A partire dal secolo XVI lo sviluppo dei mercati (Savigno, Monteveglio, Serravalle e poi Bazzano) portò alla formazione di borghi abitati in posizioni pianeggianti che divennero in seguito i capoluoghi dei comuni.

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