Il territorio comunale è attraversato da sud verso nord dal torrente Lavino, nella cui valle sono situati i principali centri abitati (il capoluogo Calderino, Monte San Giovanni, Oca, Badia e Montepastore, tutti sulla sua sponda sinistra).

Il territorio comunale di Monte San Pietro è stato abitato sin dal 2500 a.C., come dimostrano i ritrovamenti archeologici di San Martino in Casola che testimoniano la presenza di popolazioni neolitiche o dell'Età del Rame.

L'insediamento definitivo sul territorio avvenne ai tempi della calata dei Longobardi nel 568 d.C., per difendere i territori dell'Emilia orientale dagli invasori i Romani vi crearono una linea difensiva che comprendeva anche "Verabulo" (antico nome di un centro abitato oggi localizzabile in San Lorenzo in Collina). La zona assunse quindi un'importanza particolare dal punto di vista militare e strategico e la fisionomia del territorio si é  costituita nel corso dei secoli con il moltiplicarsi, fino all'anno Mille, di svariati castelli e borghi rurali.

In seguito alle invasioni barbariche il territorio  divenne  il confine tra due stati e civilità: Longobardi e Bizantini. I primi finirono per conquistarlo definitivamente e per dominarlo fino all'arrivo dei franchi che consegnarono al Papa Bologna e i territori circostanti.
Il territorio fu coinvolto successivamente nelle secolari dispute tra Bologna e Modena e fu governato da nobili locali vassalli di Matilde di Canossa, contessa di Modena.

 Inserito a partire dal '300 nel vicariato di Savigno, si ha per la prima volta menzione del nome "Monte Sancti Petri".
Nel 1810 entrò in vigore un nuovo ordinamento, per effetto del quale venne costituito il Comune di Monte San Pietro come lo conosciamo oggi.

,Il forte tributo di vite umane pagato dalla cittadinanza durante la Liberazione dopo la Seconda Guerra Mondiale è stato riconosciuto nel 1994 con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.